Marzo e Aprile sono i mesi in cui i banchi di frutta e verdura si…
Curare la Stipsi con l’ alimentazione è possibile… scopriamo come
L’alimentazione, i ritmi della società odierna, gli stili di vita sbagliati sono tra le
principali cause della stipsi, sinonimo di stitichezza.
Una delle domande che sempre rivolgo ai miei pazienti, durante l’anamnesi è: “ Come
funziona il suo intestino? E’ regolare?”
La risposta più frequente è: “ Insomma… riesco a defecare una volta ogni 2-3 giorni e
comunque non sento mai il mio intestino completamente svuotato”
Sì, è proprio così! Si soffre di stitichezza anche quando si evacua più o meno
regolarmente, ma non si ha una sensazione di svuotamento, di pulizia e di benessere. E’
importante sentirsi bene nel proprio corpo, leggeri, energici e puliti.
“Un organismo, il cui metabolismo sia efficiente, ha tutte le funzioni fisiologiche,
comprese quelle intestinali, che avvengono automaticamente, cioè in silenzio e senza che
la coscienza debba avvertirle e registrarle”. “NUTRIZIONE E FUNZIONI
ORGANICHE” di D. Arcari Morini, F. Aufiero, a. D’Eugenio. Edizioni Vis Sanatrix
Naturae
E’ fondamentale trattenere i nutrienti utili al sostentamento fisico e allo stesso tempo
eliminare le scorie per evitare un accumulo di tossine nel nostro organismo. L’organismo
deve ambire ad essere il più pulito possibile, e dal punto di vista fisiologico e dal punto
di vista psicologico ed emozionale.
Ho incontrato due donne che hanno sofferto per anni di stipsi e che per tanto tempo hanno
fatto uso di lassativi di origine naturale e non. La cosa curiosa è che tra loro sono legate
da un grado di parentela; si tratta di zia e nipote: entrambe di bell’aspetto, entrambe
“attente” a seguire un regime alimentare rigido che avrebbe dovuto far perdere peso e
che soprattutto avrebbe dovuto garantire una ripresa normale della motilità intestinale.
Indagando sul loro modo di alimentarsi, ho potuto notare che non mangiavano spesso
carboidrati, non si concedevano mai una frittura di pesce, utilizzavano pochissimo olio in
cucina e soprattutto soffrivano parecchio la fame senza ottenere risultati.
Mi è venuto spontaneo pensare: “Chissà in che condizioni sarà il loro fegato!!!”.
Il problema della stitichezza infatti, può essere ricondotto in prima battuta alla
funzionalità epatica e poi ad un problema di disbiosi intestinale, di abuso di farmaci e di
eccessivo controllo della motilità intestinale da parte del cervello. A volte può anche
accadere che la motilità sia buona, ma che le feci non abbiano un buon aspetto e quindi
anche in questo caso la persona potrebbe avvertire dei disturbi.
La cosa più interessante è che, quando il problema stipsi è riconducibile al fegato,
stimolandolo opportunamente, si possono ottenere dei risultati in brevissimo tempo! In
una settimana si può ristabilire l’equilibrio intestinale fisiologico, anche se si fa uso di
pasticche o bustine tipo “Le Dieci Erbe”o “Bene Fibra” da diverso tempo.
E’ quello che è accaduto a Federica (40 anni) e Carla (67 anni); si sono affidate a me e
hanno cominciato a gustare fritture di pesce e di carne, verdure in pastella, verdure fritte
dorate e anche panate, hanno aumentato il consumo di alimenti ricchi di ferro e di
vitamina C, hanno introdotto nella loro dieta una spremuta di limone al giorno. Il loro primo problema, la stipsi, si è risolto e
poi hanno cominciato anche a perdere peso, ognuna di loro secondo una propria
tempistica.
Non sempre però, è semplice intervenire con la stipsi. Alcuni casi, come quello di Rita
(35 anni) sembrano davvero non risolversi mai, nonostante il cambiamento di stile di vita
e di regime alimentare.
Rita è una donna molto particolare: di bell’aspetto, ben educata, composta, attenta a come
parla, a come gesticola, non fa trasparire le sue emozioni, non si lascia andare molto
soprattutto quando parla di una sua vecchia storia d’amore che l’ha ferita nel profondo
della sua femminilità, come donna e come madre. Apparentemente non è arrabbiata, ma
solo apparentemente! Controlla il suo corpo, così come controlla il suo sentire e il suo
provare piacere nel vivere appieno la vita. Ha paura del giudizio degli altri e tende a
mantenere l’immagine di una persona di buona educazione che fa tutto secondo certi
principi e certi valori che le sono stati trasmessi. Nessuno deve sapere chi è veramente
Rita, cosa ha vissuto e cosa le è successo in passato! L’eccessivo controllo da parte del
sistema nervoso di Rita sul suo corpo ha cronicizzato il suo problema a tal punto che,
anche l’uso di farmaci, non le danno risultati. In questo caso, da nutrizionista non posso
fare tanto per lei! In qualità di naturopata posso sostenerla con la Riflessologia Plantare
oppure con l’utilizzo di rimedi naturali come fiori e integratori ma il lavoro più grande lo
dovrebbe fare lei per se stessa. Dovrebbe imparare a concedersi, lasciarsi andare,
accettare il suo vissuto, metabolizzarlo assimilando la parte utile delle sue esperienze ed
eliminando il superfluo, il brutto ricordo.
E’ molto più facile lasciarsi andare al dolore che mirare alla felicità!
Dott.ssa Marina Di Bari
Biologa Nutrizionista
Esperta in Bioterapia Nutrizionale
Naturopata
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